sabato 4 febbraio 2012

Essere e tempo

Provvisorietà

(densa di papille gustative)

lo spazio nell'arco del tempo

filo conduttore che separa

l'embrione dalla terra.

20 commenti:

  1. densa dici, così e solo così ha un senso questa provvisorietà.
    Bellissmi quei versi finali

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    1. mi domando come mai le cose messe tra parentesi alla fine risultino quelle fondamentali, in un certo senso...
      ciao Massimo :-)

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  2. Bella. Io però adopererei una tonalità di blu più scura, meno squillante.

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    1. Elio, ne ho scelta una un pò opaca dal momento che il bel color cobalto si trova più facilmente in natuira...
      ;-)

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  3. Densità visiva alla gola, ciò che di provvisorio rimane nel gusto si moltiplica, percorsi densi destinati a tradire la sostanza perdendosi nelle spire del tempo...e se fosse la -provvisorietà- il senso del cammino?
    Buona domenica Tiziana

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    1. he...pensa che quel verso li lo volevo quasi togliere...
      Heidegger in effetti sostiene proprio questo.
      nell'intervallo, il senso.
      io penso che sono importanti, soprattutto, i due poli.
      ciao Tiziana

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  4. Ovviamente il titolo mi condiziona. L'opera di Heidegger declina la mia lettura e vado cercando nessi.
    Debbo rileggere...
    Una buona serata Carla

    Roberto

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    1. ciao Roberto, sei sempre in tempo a farti un'infarinatura digitando su google: Essere e tempo.
      Buona serata :-)

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  5. come una parabola quello spazio, o un arco...
    un arcobaleno, volendo.
    :-)

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  6. Lo spazio nell'arco del tempo.
    Fa pensare.
    Ciao Carla.

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  7. Ha ben poco di provvisorio quel bel promontorio in foto.

    un saluto di martedì!

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  8. le nuvole gialle e rosa però si...:-)
    Ciao Mic, a presto!

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    1. ..il giallo ed il rosa..mi sovviene l'idea di un bel frutto ed a memoria mi ricordo questo verso di Valery "Come il frutto si fonde in godimento/entro una bocca in cui la forma muore." Mi sembra uno dei più belli di V. Quando pensiamo alla frutta pensiamo soprattutto alla sua forma non al suo piacere, in questi due versi si passa appunto con "verità" al piacere del gusto,"entro una bocca in cui la forma muore.. papille gustative permettendo. (niente è più stabile ed eterno delle nuvole...) Heidegger. per le mie papille mi sembra deboluccio... ma io son un Kantiano, e dopo di lui mi sembra che si stia perdendo tempo, ciao buona giornata e perdona questa incursione.

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    2. che bello leggere Paul Valery in questo contesto, grazie!
      Le cimitière Marin...in mezzo ci stava questo verso:
      *come l'assenza sua muta in diletto*.

      a quanto pare io tra parentesi ho messo il fulcro della stabilità! mi fa piacere :-)
      tendiamo (io in particolare) a mettere tra parentesi le cose che ci sembrano azzardate...in realtà sottolineano la personalità di uno scritto.

      per quanto riguarda il confronto con Kant ho bisogno di ripassarmi un pò della sua critica, magari ci torniamo sopra in seguito...mi stimolano sempre i confronti!

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  9. mi fermo alla frase tra parentesi e al colore dell'immagine che di filosofia sono zero:
    un tramonto al caramello!

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    1. e io apprezzo molto questa fermata sulla prospettiva dell'immagine, altrettanto forte per il suo sapore...:-)

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  10. riesci nella brevità di un dire a raggiungere il mare (..nel lago..) distribuendo infiniti granelli di sabbia...

    che bella sei.
    un bacio.
    m.

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  11. quel filo tra embrione e terra raccoglie in nuce tutto lo spazio. il dire, l'intervallo, il rosa, il suo contrasto, la corposità dell'atto fotografato, riletto, agito presentato

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