venerdì 27 febbraio 2015

Giochi linguistici


Lente giornate. Tutto superato.
E non chiedi se è fine o se principio,
così forse le ore porteranno
te ancora fino a giugno con le rose.


Gottfried Benn


* * *

Tutto nasce da quì: Maestri silenziosi (X) - Gianmarco Pinciroli

" Quando la vita prevale sulla scrittura, la scrittura tace, smette di essere la vita, smette di assorbirla, o di sostituirla, o di risarcirla, cessa di avere ambizioni: descriverla, valutarla, direzionarla, conoscerla. La vita prevale, ed è tutto."



https://rebstein.wordpress.com/2015/02/24/maestri-silenziosi-x/#comment-42327


venerdì 20 febbraio 2015

Corollario di sapori







Smarrivo
sugli orli del marmo i miei petali rosa
ricami di antica memoria le immagini calme
(serale mio bagno)
- Percorsi di pelle nell'iride bianca –

Angelo e Musa
e voce a guidarmi la mano
tragitto che l'occhio disegna
la musica dentro il respiro.

E tornerai a spiarmi
- tu -
svelamento di un’anima nuda
tu, avida luna …






Nel delirio che la notte mi scompone
cerco il panno, umido,
che sapeva portarti ristoro
nell'afa dileggiante del mattino
- le mani conducevano lontano -
Le parole, come scivoli
nell'oro sconosciuto dei capelli
precipitano esauste.

*

Lamponi
inaccessibili tra i rovi
osservano osservo osservarmi
- la mia fame -





martedì 17 febbraio 2015

Ermeneutica della forma



La neve ha un ritmo flebile e sonoro
avanza sui camini
adegua il suo manto alla forma
insicura del tempo.






Gli alberi conoscono il peso
che grava sui rami
lo implorano, a volte.
Poi tutto si scioglie di nuovo.






Addomestico una distanza
con questa carezza sul pelo;
la creatura non chiede di meglio.





http://lasoldanella.blogspot.it/2012/09/risottino-alla-hegel.html?showComment=1424263941122#c1860430469834861216

lunedì 9 febbraio 2015

Declinazione della rosa







Che cos’è quella rosa sul tavolo
ferma nella sua freschezza come un lago alpino
alta nel suo silenzio più del fragore
dei quotidiani affastellati lì accanto
più del disordine dei notiziari,
la concitazione delle chiavi di casa.
Che cos’è questa parola verdeggiante d’amore
se non il suolo dove lasciarsi cadere
la penombra di un bosco da attraversare
e la mano che si apre e prende la mia
e mi conduce a me.

da *Mandate a dire all’imperatore* Pierluigi Cappello (Crocetti, 2010)




 La rosa bianca, sola in una coppa
di vetro, nel silenzio si disfoglia
e non sa di morire e ch’io la guardo
morire. Un dopo l’altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l’altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.

Ada Negri - Fine





 Pure quanno m'addormo te penso
perché dormo liggiero liggiero
pè chissà te venisse o penziero
è te sosere e correre ccà


(Eduardo de filippo)



 La rosa di quercia

Ognuna delle lettere che compongono il tuo nome, Bellezza,
nel posto d’onore dei supplizi, sposa la distesa semplicità
del sole, s’iscrive nella frase immensa che copre il cielo,
e si accompagna all’uomo impegnato a ingannare il destino col suo opposto
indomabile: la speranza.
La rose de chêne
Chacune des lettres qui compose ton nom, ô Beauté, au
tableau d’honneur des supplices, épouse la plane simplicité du
soleil, s’inscrit dans la phrase géante qui barre le ciel, et s’associe
à l’homme acharné à tromper son destin avec son contraire
indomptable: l’espérance.

da: René Char (da FOGLIETTI D'HYPNOS)


martedì 3 febbraio 2015

Paidéia



Insegna il silenzio
la formazione del sangue
scorre ad irrorare ogni lembo di pelle
accoglie un'espressione

farla propria e saper espanderla
nell'immenso cielo del Nulla
e del Tutto.

Quando le idee si mescolano
il cosmo fiorisce.