mercoledì 11 maggio 2016

Mente e Natura



Il neoplatonico Plotino dimostra per mezzo dei fiori e delle foglie che dal Dio Supremo, la cui bellezza è invisibile e ineffabile, la Provvidenza giunge fino alle cose della terra quaggiù. Egli fa osservare che questi oggetti fragili e mortali non potrebbero essere dotati di una bellezza così immacolata e di così squisita fattura se essi non promanassero dalla Divinità che senza fine pervade tutte le cose con la sua invisibile e immutabile bellezza.

 
Sant’Agostino, La città di Dio


Pag. 47 del mio libro.
La zia Adelia dice che questa pagina mi rispecchia
ma io mi riconosco soprattutto in Plotino.



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